NEAT: cos’è? Come può esserci utile?

Bentornati in un nuovo articolo. Oggi parliamo di NEAT.

Che cos’è il NEAT?

NEAT sta per Non-Exercise Activity Thermogenesis, in italiano termogenesi da attività non associabile all’esercizio fisico.

Cito dall’Enciclopedia Treccani: “termogenesi In biologia, la produzione di calore negli organismi viventi; è generalmente in rapporto con le reazioni chimiche del metabolismo, che sono per lo più esotermiche”.

Se andiamo a riprendere da un articolo precedente come è suddiviso il nostro metabolismo:

  • Metabolismo basale (60-75%)
  • Termogenesi indotta (10%)
  • Attività fisica (15-30%) NEAT + eventuale allenamento

vediamo che il NEAT lo troviamo alla voce attività fisica. In sostanza si tratta di tutte quelle attività che facciamo tutti i giorni che non riguardano ne il metabolismo basale, e quindi tutte quelle attività di base che il corpo espleta da solo e che sono necessarie per la nostra sopravvivenza, e ne ad attività sportive o di allenamento; quindi ritroviamo un’ampia gamma di attività, dagli spostamenti effettuati andando a piedi, ai lavori domestici, alle attività legate al nostro lavoro, leggere, studiare ecc ecc.

Perchè vi parlo del NEAT?

Ve ne parlo perchè le attività non legate all’attività sportiva, sono in realtà le attività che realmente occupano le nostre giornate. Spesso ci concentriamo sul dito senza vedere la Luna; Ci concentriamo molto sull’allenamento in palestra, che occupa nella maggior parte dei casi 1 ora al giorno 2/3 volte a settimana, perdendo di vista il resto della nostra giornata. Con questo non sto dicendo che l’allenamento strutturato in palestra, qualunque esso sia, in questo momento non stiamo parlando della tipologia di allenamento, non sia importante, anzi lo è, soprattutto se ben strutturato e con obiettivi precisi, ma spesso perdiamo di vista che al di fuori della palestra, possiamo continuare a muoverci, possiamo fare attività fisica; proprio perchè in palestra ci passiamo poco tempo rispetto al tempo totale della nostra settimana, il NEAT ha un impatto decisamente importante sulla nostra salute. Non esagero dicendo che il NEAT è spesso (probabilmente sempre) quello che fa la differenza fra una persona sana ed una no (ovviamente intendo sana sempre in un contesto di normalità; quando ci sono patologie, la cosa diventa ovviamente più complessa, molte patologie sono multifattoriali e non riconducibili ad un singolo evento o “singola mancanza”, è sempre bene ricordarlo); sicuramente è la differenza fra una persona sedentaria ed una attiva, e spesso anche fra una persona magra, ed una meno.

Non diamo molta importanza a quelli che sono i nostri movimento e i nostri gesti che compiamo tutti i giorni: fare il tragitto a piedi per andare a lavoro o a scuola, fare le scale invece che prendere l’ascensore, stare spesso in piedi invece di stare sempre seduto, e molte altre, che hanno comunque un costo energetico, che anche se nell’immediato ci può sembrare poco, in realtà mettendo tutto insieme, e mettendo il tutto in un ottica settimanale, hanno un peso decisamente rilevante, spesso più delle 2/3 ore settimanali passate in palestra.

Purtroppo la vita di tutti i giorni, ci spinge ad essere sedentari, a dover andare sempre di corsa, a dover usare la macchina per spostarsi, a stare spesso seduti per ore per lavoro o per studio, stando spesso in posizioni non adatte, ed arrivati stanchi alla sera (e spesso anche per pigrizia) ci buttiamo sul divano per vedere la televisione (o Sky, Netflix ecc). Riempiamo le nostre giornate di impegni, di appuntamenti, e questo ci costringe a dover “trovare” dello spazio per fare attività fisica, e torniamo alle 2/3 volte a settimana di allenamento in palestra (chi riesce anche un’ora tutti i giorni, ma sono pochi rispetto al totale). Ovviamente vanno bene queste ore di allenamento, se non riusciamo a trovare altri momenti per muoverci. Prima di qualsiasi obiettivo, che sia tonificazione, ipertrofia, dimagrimento ecc ecc, l’attività fisica dovremmo farla per stare in salute, per mantenerci in salute, il resto sono conseguenze, sono aggiunte, che vanno bene, ma non dovrebbero essere la priorità, soprattutto all’inizio. Poi è normale che se abbiamo degli obiettivi che necessitano di determinate attrezzature, l’allenamento in palestra diventa quasi obbligatorio. Poi come sempre i discorsi cambiano in base alla persona che abbiamo davanti, ai propri bisogni ed ai propri obiettivi.

Rimane il fatto che l’incremento del NEAT, nella maggior parte dei casi, soprattutto per chi non va in palestra e vuole essere comunque in salute (i 10 mila passi al giorno sono un buon obiettivo da raggiungere, sia se ci alleniamo, soprattutto se non ci alleniamo), o per chi vuole aumentare il dispendio calorico giornaliero in ottica di dimagrimento (o anche semplicemente per muoverci, altrimenti prima o poi prenderemo la forma del divano), è un’ottima scelta; il problema è che spesso questo significa cambiare alcune abitudini, o cambiare la propria routine giornaliera, o cambiare l’organizzazione della propria giornata, e questo non è sempre facile (e quando lo è, troviamo il modo per farlo sembrare comunque difficile), ma potrebbe essere una delle migliori scelte che possiamo fare (ovviamente ricordo di non prendere tutto alla lettera, ma di contestualizzare il tutto; in un articolo come questo si fa un discorso generale che può valere per tutti, poi ognuno ha i propri bisogni e i propri limiti dovuti dal tempo, dagli impegni ecc ecc).

Ogni volta che possiamo, muoviamoci, camminiamo, non cediamo sempre alla pigrizia; la nostra salute ci ringrazierà.

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